Arte Nuova

Il piacere di immergersi in un'immagine e ritrovare se stessi...

giovedì 22 novembre 2007

piacere...dolore...

Una mano che tante volte ha dato piacere, che ha percorso e segnato, chiusa, aperta, con le dita a creare ombre cinesi su sfondi di corpi.Dita che hanno conosciuto corpi diversi, dita che tante volte si son bagnate di desiderio e di orgasmo, che hanno provocato e asciugato lacrime, hanno stretto e carezzato.Mano, è la mia mano!, mi rendo conto di quanto sia importante pensare il tuo viso, mi rende felice pensare le volte che ho sentito la stretta della tua, che sapevi di tenere in mano me, linee parallele di un destino. Nel gesto di stringermi, incurante del mondo, chiudevi e chiudi, nel tuo palmo, a volte tra le tue mani, il movimento di un momento, chiosavi con lo sguardo, sui particolari del viso, cercando l'espressione dell'animo, a conferma di quanto il contatto fisico ti stava e ti sta dicendo.Calda dal toccare, sul viso leggera come la seta, le dita come ali di farfalle, calda nel toccare, lo schiaffo violento degli occhi e delle dita, dato con la stretta ad ogni titubanza, ad ogni cedimento rispetto al tuo essere donna.Mano, la più preziosa descrizione e punteggiatura, potranno mai eguagliare i disegni del destino?, la linea della vita e della fortuna sovrapposte, due linee di due mani a formare un'unica stretta, un unico corpo.In quel contatto sento il brivido nella schiena, i segni delle tue unghie, il sale sulla pelle, il vento, il sole e la luna, questa è la tua mano per me, ed è ancora sorriso e pianto e affetto, ed è vita, forza, coraggio di andare avanti.La mia mano, forte della tua forza, inerte quando si abbandona al pensiero che, al pensiero di, te! non posso dirtelo diversamente, il mio povero linguaggio e la mia piccola esistenza, hanno avuto e possiedono questa luce, la mia inerzia è l'abbandono alla dolcezza, all'affetto.Da solo, ora, mentre scrivo queste parole, ti ringrazio mille volte e cento ancora e ancora mille, ti abbraccio, ti bacio sulla bocca e sulle dita, permettimi di inginocchiarmi, non posso che farti quest'omaggio.
Le ombre cinesi sul muro stentano a proiettarsi, i giochi di luce sono lenti, sui tuoi occhi quella goccia, abbasso lo sguardo, poggiami la mano sul capo, per favore, e solleva lo sguardo, al cielo, dove s'incontrano l'azzurro con il blu profondo del mare, in quello spazio ci sono io, ci sarò sempre e le mie parole saranno le tue parole, saranno l'abbraccio che ora vorrei darti.

Nessun commento: