Arte Nuova

Il piacere di immergersi in un'immagine e ritrovare se stessi...

sabato 1 dicembre 2007

Oppressione

Olio su Tela 20x30. Ho preso spunto dalle opere di Rothko. Elemento fondamentale è il colore: deve travolgere l'osservatore. Anche le forme hanno la loro importanza. Rothko ha cercato sempre la semplicità e l'essenzialità degli oggetti rappresentandoli nel modo più elementare possibile.

Occhio

Olio su tela 20x30. Il dipinto è nato dopo un viaggio che ho fatto in Turchia. In un museo ad Ankara ho visto un quadro simile...Espressione di malinconia. L'occhio lucido dalle lacrime e un ramo di ciliegio che simbolicamente rappresenta la buona educazione. Mescolando le due simbologie, il dipinto vuole rappresentare la tristezza della donna oppressa e ormai rassegnata, ma che dentro di sè la sua forza e personalità sono ancora vive.

giovedì 22 novembre 2007

piacere...dolore...

Una mano che tante volte ha dato piacere, che ha percorso e segnato, chiusa, aperta, con le dita a creare ombre cinesi su sfondi di corpi.Dita che hanno conosciuto corpi diversi, dita che tante volte si son bagnate di desiderio e di orgasmo, che hanno provocato e asciugato lacrime, hanno stretto e carezzato.Mano, è la mia mano!, mi rendo conto di quanto sia importante pensare il tuo viso, mi rende felice pensare le volte che ho sentito la stretta della tua, che sapevi di tenere in mano me, linee parallele di un destino. Nel gesto di stringermi, incurante del mondo, chiudevi e chiudi, nel tuo palmo, a volte tra le tue mani, il movimento di un momento, chiosavi con lo sguardo, sui particolari del viso, cercando l'espressione dell'animo, a conferma di quanto il contatto fisico ti stava e ti sta dicendo.Calda dal toccare, sul viso leggera come la seta, le dita come ali di farfalle, calda nel toccare, lo schiaffo violento degli occhi e delle dita, dato con la stretta ad ogni titubanza, ad ogni cedimento rispetto al tuo essere donna.Mano, la più preziosa descrizione e punteggiatura, potranno mai eguagliare i disegni del destino?, la linea della vita e della fortuna sovrapposte, due linee di due mani a formare un'unica stretta, un unico corpo.In quel contatto sento il brivido nella schiena, i segni delle tue unghie, il sale sulla pelle, il vento, il sole e la luna, questa è la tua mano per me, ed è ancora sorriso e pianto e affetto, ed è vita, forza, coraggio di andare avanti.La mia mano, forte della tua forza, inerte quando si abbandona al pensiero che, al pensiero di, te! non posso dirtelo diversamente, il mio povero linguaggio e la mia piccola esistenza, hanno avuto e possiedono questa luce, la mia inerzia è l'abbandono alla dolcezza, all'affetto.Da solo, ora, mentre scrivo queste parole, ti ringrazio mille volte e cento ancora e ancora mille, ti abbraccio, ti bacio sulla bocca e sulle dita, permettimi di inginocchiarmi, non posso che farti quest'omaggio.
Le ombre cinesi sul muro stentano a proiettarsi, i giochi di luce sono lenti, sui tuoi occhi quella goccia, abbasso lo sguardo, poggiami la mano sul capo, per favore, e solleva lo sguardo, al cielo, dove s'incontrano l'azzurro con il blu profondo del mare, in quello spazio ci sono io, ci sarò sempre e le mie parole saranno le tue parole, saranno l'abbraccio che ora vorrei darti.

mercoledì 14 novembre 2007

Paesaggio arabo

Il dipinto è nato dopo un viaggio che ho fatto in Oman, un paese stupendo situato sulla punta meridionale della penisola del golfo. Viaggiando nell'Oman per chilometri si vedono paesaggi meravigliosi che ti riportano indietro nella storia. Il paesaggio reso emblematico dai minareti che ricordano costantemente di essere in un paese in cui la religione e la storia guidano la vita quotidiana del popolo omanita.
Questo dipinto è un olio su tela 20x30. Sono stati utilizzati soltanto bianco e nero. Si è giocato cone le tonalità dei grigi per il contrasto tra il cielo, la montagna, le colline più basse e la pianura. Per le ombre delle montagne sono stati fatti dei segni più scuri sul lato sinistro e più chiari sul lato destro.

Vincent Van Gogh

Van Gogh nasce a Groot-Zundert, un villaggio olandese, il 30 marzo 1853 da Theodorus van Gogh, pastore protestante, e da Anna Cornelia: primo di sei fratelli, dopo la morte del primogenito della famiglia, che portava il suo stesso nome, e che morì alla nascita esattamente un anno prima di lui; Vincent ricorderà sempre la tomba dietro casa, su cui trovava iscritto il suo stesso nome. Vincent ha un' infanzia turbata, anche a causa dell'apprensione dei genitori, e la sua vita è un cammino di insuccessi esistenziali e sociali. Nel 1857 nasce il fratello Theodorus, chiamato Theo, che avrà una grande importanza nella sua vita.

martedì 13 novembre 2007

Il Ritratto ad olio

Il termine si riferisce propriamente ad un'opera pittorica o ad un disegno, anche se per estensione può significare anche la fotografia di una persona o, in letteratura, una descrizione dettagliata di una persona. Il ritratto costituisce un passaggio quasi obbligato per i pittori e i disegnatori in generale; per questo motivo occupa una posizione di grande rilievo nella storia dell'arte. Il ritratto è una espressione d'arte molto comune negli artisti di strada.
Il ritratto che vedete nella foto è un olio su tela 25x35. E' stato dipinto in circa 24 ore. Ci sono varie tecniche per dipingere ritratti, c'è chi inizia dall'alto verso il basso o nel verso opposto, chi disegna prima una parte poi un'altra, chi "costruisce" il ritratto aggiungendo strati di colori diversi.
Per questo ritratto è stata utilizzata quest'ultima tecnica. Prima sono stati segnati i contorni del viso con un giallo ocra, poi in nero tutte le ombre il bordo del mento e del naso, con un rosso sovrapposto al nero sono state segnate le ombre del viso, poi tutto il volto è stato coperto di giallo ocra, sono state segnate le posizioni degli occhi, del bordo inferiore del naso e della bocca facendo dei piccoli segni in nero e sono state segnate tutte le zone più chiare in bianco. In questa fase infatti è importante definire il punto più chiaro ed il punto più scuro per utilizzarli come riferimenti per le altre toanlità. In questo ritratto i punti più chiari sono le parti più vicine al naso degli zigomi, la punta del naso, la parte superiore del naso, la fronte, mentre i punti più scuri sono la zona sopraccigliare destra e la guncia sinistra.
Il giallo ocra successivamente è stato coperto di rosa scurito con un pò di rosso nelle zone tipo zigomi, labbra, orecchio, bordo del naso. Sono stati rifiniti gli occhi in modo da definire meglio gli angoli interni per usarli come riferimento per il naso. Infatti più o meno in tutte le persone, gli angoli interni degli occhi coincidono in linea retta con i bordi esterni delle narici.
Definiti gli occhi il naso e la bocca, sono stati definiti i bordi dei capelli e tutte le ombre e zone chiare. Prima una passata di rosso, poi bianco per le zone chiare e nero per quelle scure. Per rendere i capelli reali è necessario fare molta attenzione a dettagli quali l'attaccatura dei capelli, le sfumature tra le zone chiare e scure, non renderli troppo omogenei, ma dare il senso dei filamenti dei capelli facendo tante piccole righe.